“Le ragioni dell’astensione e delle iniziative di protesta degli avvocati penalisti sono oggi più attuali che mai, a fronte di una legislazione che sta allontanando sempre di più l’amministrazione della giustizia dai princìpi costituzionali ai quali essa dovrebbe conformarsi”. Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, presidente di ‘IDEA’.
“Le conseguenze deleterie della pseudo-riforma del processo penale – prosegue – rischiano infatti di essere ulteriormente aggravate da nuove norme in gestazione, come quelle sull’estensione ad altre categorie di reati delle misure di prevenzione utilizzate nei confronti della criminalità organizzata. Con il risultato di comprimere sempre più i diritti dei cittadini senza per questo migliorare, anzi rischiando di peggiorare, l’efficacia del sistema di repressione delle condotte illecite. Da un lato si allungano i termini di prescrizione, dilatando i tempi potenziali del processo senza fare nulla di serio per ridurne la durata effettiva nel rispetto delle garanzie; dall’altro si introducono strutturalmente meccanismi di ‘sanzione anticipata’ da comminarsi a procedimento in corso e in vigenza della presunzione di non colpevolezza. Dopo aver dimostrato di non tenere in alcuna considerazione la Costituzione e i suoi princìpi – conclude Quagliariello -, ci auguriamo che governo e maggioranza prestino ascolto al grido di allarme dell’Unione delle Camere Penali, riparando agli errori compiuti ed evitando di commetterne di ulteriori”